Obiettivo Regno Unito: specializzazione in Inghilterra


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Libri per la preparazione dell’SJT

Approfitto di qualche ora “libera” per tentare di dare un giudizio sui due libri che ho utilizzato io per la preparazione dell’SJT.

Come ho già accennato in qualche post fa, ho utilizzato

  •  Foundation Programme – 250 SJTs della icsMEDICAL.
    In realtà ho usato soprattutto questo libro. Ha dimensioni medie, non particolarmente grande ma nemmeno troppo piccolo (tipo fogli A4 a metà) ed è scritto bello grandino; i contenuti sono molto buoni, il libro infatti distingue una prima parte di test di Ranking ed una seconda parte di Multiple Choice. Le domande sono abbastanza buone, diciamo che per me la difficoltà di questo libro è stata leggermente minore rispetto a quella del test (male), ma penso che questo sia soggettivo. La logica dietro alle risposte segnate come “giuste” era molto chiara e completa (anche se non mi trovavo sempre d’accordo con quello che c’era scritto e, a volte, si contraddiceva tra domande diverse sullo stesso argomento). Inoltre penso che non ci siano sufficienti domande sulla comunicazione (FP-paziente, FP-registrar/consultant/nurse, FP-altri magari in contesti un po’ difficili). A parte questo è sicuramente un libro utile, perché allena a pensare nel modo “adatto” per questo tipo di test.
  • Oxford Assess and Progress –  Situational Judgement Test della Oxford Press.
    Questo libro l’ho usato poco, è decisamente troppo piccolo per i miei gusti! Ho realizzato che il formato è fatto apposta per poterlo mettere in tasca nel camice.. ma dato che io ho studiato a casa per me questa cosa è stata negativa; infatti oltre ad essere veramente stretto è scritto piccolissimo! Le domande sono organizzate in modo diverso, per tema, e le risposte (meno complete rispetto al primo libro) sono alla fine di ogni sotto-capitoletto. Il contenuto delle domande invece è ottimo, soprattutto le sezioni di “coping with pressure” e “effective communication”.
  • Varie guidelines del GMC, disponibili sul loro sito ufficiale.
  • Il test di prova a disposizione sul sito dell’UKFPO. Effettivamente rispecchia molto quello che è il vero test.

Insomma, tutto sommato penso che avere almeno un libro per prepararsi sia fondamentale. Non tanto perché permette di “studiare” per come siamo abituati noi, ma perché ci allena su questo tipo di quiz (per i quali noi in Italia non siamo preparati, sono pure peggio del Progress Test!). Su quale dei due libri sia meglio.. non saprei proprio. Forse il primo (che è quello con la copertina rossa e bianca), ma ha un buco sulla comunicazione (secondo me), per cui averne anche un secondo in realtà può essere utile. Se uno ha tempo, ovviamente.

So che queste mie opinioni sono molto in ritardo e, purtroppo, da qui ad un anno ci sta che l’offerta di libri sarà completamente cambiata. Ma avevo promesso un post del genere, ed eccolo qui.
Tra l’altro oggi ho letto che i capi dell’UKFPO sono molto soddisfatti dall’SJT, quindi penso proprio che questa metodica rimarrà anche nei prossimi anni (forse in aggiunta ad altre, nuove, tecniche di selezione). Vedremo.

Intanto dall’11 febbraio nella nostra pagina dell’Application sarà possibile compilare un questionario obbligatorio, che non ho proprio idea di che cosa chiederà.. vi farò sapere!

A presto! (meno 20 giorni!!!!)


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Progressi?

Ciao a tutti! Sono ancora viva!
Sono stata un po’ latitante, ho anche avuto veramente poco tempo da dedicare alla preparazione dell’SJT (purtroppo).

Ho fatto meno test di quello che avrei voluto, comunque le domande dell’SJT continuano a non piacermi proprio per niente! Cioè, da un lato è bello che pongano attenzione ad alcuni aspetti (per esempio il consenso informato, le relazioni con le case farmaceutiche, ecc) che sono importanti e, qua in Italia, assolutamente non considerati.. Però quando mai un FY1 si troverà in alcune di queste situazioni, da solo??? Uff.

Comunque, per chi ancora non si è informato (magari ha intenzione di fare il National Recruitment l’anno prossimo), il Situational Judgement Test è un test che gli studenti inglesi fanno nelle loro università a Dicembre, noi stranieri invece abbiamo due date possibili (quest’anno sono una il 7 Dicembre ed una il 7 Gennaio) e dobbiamo andare a Londra per sostenerlo.

Si compone di 70 domande in 2 ore e 20 minuti, 60 delle quali sono ufficiali mentre 10 sono domande “prova” che non sono valutate (ma non ci è dato sapere quali sono, quindi bisogna farle tutte bene per forza).  Di queste 70 domande:

  • 2/3 (quindi 46-47) sono Ranking: si ha la domanda e ci sono cinque opzioni di risposta, bisogna ordinare le risposte dalla più appropriata alla meno appropriata
  • 1/3 (23-24) sono Multiple Choice: c’è la domanda e otto risposte possibili, bisogna sceglierne tre, che devono essere le azioni più indicate quando le si considerano tutte insieme

Il secondo formato ho cominciato a capirlo di più… Ho deciso che la cosa migliore da fare (per me) è leggere la domanda e mentre leggo le risposte man mano capisco quali sono plausibili e quali no. Quelle che ritengo che possano andar bene me le segno subito (senza aspettare di leggere le altre), e alla fine di tutto mi ritrovo con una lista di risposte possibili… Se sono 3 bene, le rileggo (per essere certa che abbiano senso insieme) e basta. Se sono più di 3 ci passo qualche secondo di più e decido quale escludere.
Con questa tecnica ho infilato il massimo numerose volte, ultimamente! Un ottimo booster per il morale!!!

Per il primo formato invece è un dramma. Non ho ancora ben capito se esiste un metodo ideale per farlo. A volte sono sicura della prima e dell’ultima e devo ordinare le altre tre, a volte non sono certa su nessuna… Inoltre sono veramente pochissime le domande in cui dò la risposta e sono certa che vada bene.. il più delle volte sono pseudo-sconfortata/arrabbiata/speranzosa e guardo se, per caso, ci ho azzeccato. Non mi piace sentirmi così!! Soprattutto perché la situazione non sta migliorando!!
No anzi, questo non è vero.. è marginalmente migliorata rispetto a com’era all’inizio, ma tutt’ora non sono tranquilla quando rispondo, potrebbe andar bene come no. Il numero delle volte in cui le azzecco tutte e 5 è scarso (circa 3 volte ogni 17 domande), ma almeno è aumentato il numero delle volte in cui ne scambio solo due e il resto va bene. (Anche se stasera per la prima volta ho fatto 8. Il minimo Storico! Non ho parole, che disastro!)

Per ora ho utilizzato il libro Foundation Programme 250 SJTs della icsMEDICAL (quello con la copertina bianca e rossa) e mi piace molto. Dà spiegazioni delle risposte (a volte non sono d’accordo ma questo è un altro discorso) e nell’introduzione riassume un po’ la guida del GMC sui punti principali, che è piuttosto utile.
Però da un paio di giorni ho anche a casa il libro Oxford Assess and Progress, Situational Judgement Test appunto della Oxford University Press. Ancora non l’ho usato, ma nei prossimi giorni voglio provare qualche test anche da lì così da poter scrivere una review di entrambi questi libretti.
Per ora posso dirvi che il formato mi piace di più quello della icsMEDICAL, il libro è circa il doppio (di spessore e di larghezza delle pagine) e come conseguenza è scritto molto più grande! Ha una domanda per pagina mentre quello della Oxford è scritto veramente piccino ed ha due domande o più per pagina. Inoltre quest’ultimo divide tutte le domande in capitoletti diversi a seconda di che cosa viene indagato (ad esempio Patient Focus, Committment to Professionalism, ecc), e questo può essere utile ma anche troppo schematico, soprattutto alla fine della preparazione.
Insomma, su questo argomento vi farò sapere di più nei prossimi giorni!

Qualche cosa che mi sta tornando utile:

  • Ward Sister: è tipo la caposala (infermiera/e);
  • Clinical Supervisor: il (medico) responsabile delle attività pratiche. La maggior parte delle volte è il consultant del team, da coinvolgere se ci sono problemi con il team o i pazienti.
  • Educational Supervisor: il responsabile del percorso educativo (ad esempio tutto il primo anno di Foundation), da coinvolgere per cambiamenti di carriera (ahah! detta così sembra se uno vuole andare a fare il fioraio! Ci farei un pensierino) o per problemi con il Clinical Supervisor.
  • Clinical Director: medico responsabile di un reparto
  • Medical Director: medico con responsabilità a livello di un Trust.

Basta, è tardi ed ho bisogno di andare a letto dato che dovrei concentrarmi un attimino anche sugli esami che mi mancano ma tra SJT, tesi, SISM e cazzate varie mi sta riuscendo davvero difficile! Un bacio a tutti, a presto!!